CAMILLA BORTOLIN

Gioielli d'arte contemporanea
e ...

ARTE IN PARTE STUDIO

Gioielli artigianali

Nel mio piccolo laboratorio casalingo, realizzo gioielli con tecniche artigianali.
Sono pezzi caratterizzati da forme non convenzionali, che si fondono fra arte, natura e design creando particolari di forza espressiva che si trasmette a chi li indossa.
Parto da un’idea, un piccolo disegno, che con l’aiuto di un minuzioso lavoro artigianale, pian piano si concretizza,
trasformando il gioiello in un’identità, realizzando un sogno…

SOCIAL E CONTATTI

Seguimi o contattami

Propongo spesso modelli nuovi, per questa ragione ho deciso di mantenere più attive le pagine social con il nome del mio brand, dove potrai vedere in tempo reale i miei lavori. Ricordando che sono pezzi unici e/o in quantità limitata. Se ti piace il mio stile, contattami via social o mandarmi una e-mail, sarò lieta di aiutarti a realizzare il tuo sogno.
anelli, collane, orecchini...

Le mie creazioni

Pezzi unici

Il gioiello che ti rappresenta

Spesso i gioielli li acquistiamo per abbinarli ad un vestito, o per un evento.

Ma è altrettanto importante pensare che dovrebbe accompagnarci oltre il tempo di queste scelte, è per questo motivo che il gioiello deve essere speciale, anche da solo, speciale quanto lo siamo noi.

 

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Nel gioiello che scegliete, dovete sentire che: la sua forma, il suo colore, la sua luminosità vi appagano, deve trasmettervi sensazioni positive, essere così speciale da rafforzare la vostra sicurezza.

Sono queste le sensazioni che cerco di trasmettere con i miei lavori.

Gioielli artigianali, l'arte imperfetta

I gioielli in bronzo e argento 925, sono creati in larga maggioranza con la tecnica della cera persa, ma l’unicità assicurata da questa antica tecnica, la riporto anche nelle creazioni che realizzo direttamente manipolando il metallo.
Martello, pinze, lime e saldature, fanno crescere e nascere in modo completamente personale ogni pezzo, sia esso in argento, in ottone o in bronzo.
Alcune volte lascio che il metallo si colori in modo naturale con dall’ossidazione, altre volte, come nel caso degli orecchini in ottone, mi appoggio a un’azienda per farli trattare con bagni galvanici in oro. Per rendere la loro colorazione più stabile nel tempo e anallergici.

CHI SONO

Dalla grafica... al design del gioiello

Da dove sono partita?
La scuola d’Arte a Udine è stato il primo step nella ricerca verso varie forme d’arte.

Il cammino è proseguito con anni di lavoro nel mondo della grafica pubblicitaria, lunghi soggiorni in Thailandia, Cina, e al rientro mi sono immersa nel mondo della ceramica e del raku.

L’unica costante, é stata mia necessità di imparare differenti espressioni artistiche, questa necessità si è legata ai gioielli pochi anni fa.

firmaCamillaBortolin
bty

Un corso a Firenze sul “design e la creazione del gioiello in porcellana” ha segnato un nuovo percorso nella mia vita.

Da lì in poi, porcellana, resine ma soprattutto ottone e successivamente argento, sono diventati, la mia nuova espressione e ricerca artistica, sintetizzate sotto il nome di Arte InParte studio.

Ho intrapreso questo cammino con pochi mezzi e tanta passione. Nel mio piccolo, anzi, piccolissimo laboratorio, progetto e realizzo gioielli dalle forme sia materiche che geometriche, facendomi ispirare da ciò che mi circonda, sia esso: natura, architettura, design o arte.

Ogni pezzo che creo, ha un suo percorso, e si trasforma in una “geometria imperfetta” da indossare.

Amo le contaminazioni fra le geometrie e il design materico. Può sembrare una contraddizione ma far combaciare e convivere questi stili apparentemente opposti, è una sfida che mi stimola anche nella sperimentazione con i materiali.

I segni, i graffi e le ombre che crea il martello sulla materia, non mancano mai nei miei pezzi, sono particolari che caratterizzano ed esaltano il lavoro artigianale, separandolo nettamente dal fatto in serie, lo rendono unico e trovano un loro posto nell’arte della gioielleria.

I materiali

Nel corso degli anni ho avuto la possibilità di sperimentare diversi tipi di materiali e questo mi ha aiutato a trovare il percorso che sentivo più vicino a me. Nelle mie creazioni i metalli e le leghe sono spesso gli “attori principali” ma possono alcune volte dividere “la scena” con pietre, ceramica, legno o smalti.

SFUMATURE DI METALLO DA INDOSSARE

I metalli, sono soggetti ad ossidazione, dovuta a vari fattori: ossigeno, agenti chimici, acidità della pelle, acqua…
Quando progetto i miei lavori, parto con l’idea di lasciare che il metallo sia libero di riacquistare le sfumature perse durante la lavorazione.
Queste sfumature variano nel tempo e a seconda del tipo di metallo che utilizzo, questo processo è legato non solo all’ossigeno, ma anche al ph della della nostra pelle. Caratteristica che, in alcune circostanze, è considerata un valore aggiunto.
Durante la sua trasformazione cromatica, il manufatto si “connette” con il suo proprietario, creando un legame del tutto personale fra il gioiello e chi lo indossa.
In altre occasioni, preferisco che l’ossidazione non sia evidente, in questo caso, faccio trattare i gioielli con bagni galvanici in: oro, platino, rodio…
Questa operazione, rende il gioiello luminoso, prezioso e stabile (pur mantenendo le sue ombreggiature), oltre che indossabile a chi soffre di allergie.

I MIEI METALLI PREFERITI

L’ottone è la lega che utilizzo maggiormente, formata da zinco e rame, ha un colore giallo oro, molto caldo.

LA PULIZIA DELL’OTTONE NON TRATTATO:
Se il vostro gioiello in ottone non è stato trattato in galvanica subirà una naturale ossidazione che potrete, in parte, contrastare pulendolo in modo semplice ed economico. E’ sufficiente utilizzare bicarbonato inumidito e sapone neutro fino a formare una pasta, dopodichè aitutandosi con uno spazzolino strofinare sul manufatto, risciaquate con acqua calda e asciugare velocemente il vostro gioiello. Questa operazione può essere eseguita in modo più professionale, ma certamente meno economico, dal vostro orefice di fiducia. Se lo conserverete in un cofanetto o in un sacchetto, il processo di ossidazione sarà rallentato.
Un altro metodo di pulizia può essere, l’uso di una spugnetta a bassissimo grado di abrasività, va utilizzata solo sui gioielli in ottone (non trattati i galvanica!) che hanno subito una lavorazione artigianale, dove cioè la superficie è opaca o visibilmente martellata.

Utilizzato per la lavorazione di gioielli ed elementi d’arredo, l’argento non è tutto uguale.

E’ una lega costituita da argento e un altro metallo, solitamente il rame. Il numero che compare per definirlo (come succede con argento 925) è il titolo che indica la percentuale minima di argento presente nella lega.

Ad esempio l’argento puro, ha un titolo di 999/1000, ciò significa che è composto per il 99,9% da argento e dallo 0,1% da un’altra lega. Purtroppo la lega composta da argento puro non può essere utilizzata per la gioielleria, la sua composizione non ne consente la lavorazione. La duttilità e la malleabilità che acquista per essere lavorato è data dal metallo che lo accompagna. Se si considera il valore monetario più è alta la percentuale di argento più è alto il suo valore, ma non potendo utilizzare argento puro per la creazione di gioielli il titolo più pregiato e adatto a questo scopo è il 925.

Nell’ambiente dell’oreficeria si utilizza l’argento anche in altre percentuali, oltre al 925 vi sono i titoli 800 e 835.
Io utilizzo il titolo 925 composto: per il 92,5% d’argento e per il restante 7,5% da un altro metallo (di solito il rame). Questo significa che 925 parti su 1000 sono d’argento.

LA PULIZIA DELL’ARGENTO NON TRATTATO:
Fermo restando che il lavoro dell’ orefice di fiducia, vi assicura una qualità approfondita e più duratura è possibile ottenere un ottimo risultato con metodi di pulizia casalinghi ed economici. Un metodo che ho provato personalmente e che posso consigliare e questo: Mescolate del bicarbonato di sodio con qualche goccia di acqua, fino a formare una pasta densa, con l’aiuto di uno spazzolino cospargete e ricoprite bene in ogni parte il vostro gioiello. Ponetelo all’interno di un foglio di alluminio e chiudetelo molto bene fino a formare un contenitore sigillato. All’interno di una bacinella, inserirete acqua calda e adagiate il contenitore di alluminio (ben chiuso) attendete 30 minuti e se possibile cercate di mantenere l’acqua calda. Passato questo tempo aprite l’alluminio e risciacquate con acqua e spazzolino. Magia è fatta!

GIOIELLI FATTI A MANO

Le tecniche

“A CERA PERSA”

Questa tecnica è utilizzata in diversi ambiti dell’arte, ma a seconda dell’utilizzo finale, vi sono delle differenze.
A cera persa, lo capiamo dalla parola stessa, significa che il “protagonista” del processo produttivo verrà eliminato e sostituito. Ma andiamo per gradi.

Il lavoro inizia progettando e creando il gioiello in cera, nel mio caso interamente a mano, una piccola scultura che rappresenterà in tutto e per tutto il prodotto finale. (PS: E’ giusto che sappiate che esistono macchinari che possono svolgere questa operazione, tramite un computer e una macchina 3D, ma a questo punto dov’è il lavoro artigianale? e il pezzo unico?).
Torniamo a noi. A questa scultura/gioiello di cera, vengono aggiunti dei canali, (sempre in cera), necessari come comunicazione di entrata/uscita. Si posiziona il lavoro in un cilindro e si ricopre con del gesso per orefici, facendo attenzione a lasciare che il canale di comunicazione non venga immerso completamente. Il cilindro viene sottoposto prima a vibrazione e successivamente ad un’azione di aspirazione meccanica che, mediante una pompa crea un sottovuoto, questo è necessario per eliminare bolle d’aria e favorire una perfetta adesione fra il manufatto in cera e il gesso. L’operazione successiva è di cottura in un forno a circa 200 °C. Questo fa sì che, dal gesso solidificato, la cera sciogliendo fuoriesca dai canali di comunicazione. Si ottiene così uno stampo dove, colando, il metallo fuso (in oro, argento o bronzo) prenderà il posto del gioiello di cera, perso durante la cottura (ecco perchè a cera persa). Rompendo il gesso avremo il gioiello a cui bisognerà eliminare con l’aiuto di tronchesi professionali o seghetto i canali di entrata del metallo. Una lima da orefice e una rifinitura con la lucidatrice meccanica, completerà l’operazione. Il gioiello finalmente è pronto!

Il lavoro inizia progettando e creando il gioiello in cera, nel mio caso interamente a mano, una piccola scultura che rappresenterà in tutto e per tutto il prodotto finale. (PS: E’ giusto che sappiate che esistono macchinari che possono svolgere questa operazione, tramite un computer e una macchina 3D, ma a questo punto dov’è il lavoro artigianale? e il pezzo unico?).
Torniamo a noi. A questa scultura/gioiello di cera, vengono aggiunti dei canali, (sempre in cera), necessari come comunicazione di entrata/uscita. Si posiziona il lavoro in un cilindro e si ricopre con del gesso per orefici, facendo attenzione a lasciare che il canale di comunicazione non venga immerso completamente. Il cilindro viene sottoposto prima a vibrazione e successivamente ad un’azione di aspirazione meccanica che, mediante una pompa crea un sottovuoto, questo è necessario per eliminare bolle d’aria e favorire una perfetta adesione fra il manufatto in cera e il gesso. L’operazione successiva è di cottura in un forno a circa 200 °C. Questo fa sì che, dal gesso solidificato, la cera sciogliendo fuoriesca dai canali di comunicazione. Si ottiene così uno stampo dove, colando, il metallo fuso (in oro, argento o bronzo) prenderà il posto del gioiello di cera, perso durante la cottura (ecco perchè a cera persa). Rompendo il gesso avremo il gioiello a cui bisognerà eliminare con l’aiuto di tronchesi professionali o seghetto i canali di entrata del metallo. Una lima da orefice e una rifinitura con la lucidatrice meccanica, completerà l’operazione. Il gioiello finalmente è pronto!

“BAGNO GALVANICO”

Per i miei lavori ho iniziato a utilizzare una finitura, il bagno galvanico: per impreziosire; per proteggere dall’ossidazione e per rendere i pezzi anallergici.
E’ una tecnica che faccio eseguire da una struttura esterna e specializzata in questo settore.
Si tratta di una lavorazione, che negli ultimi anni si è evoluta ed è applicabile a vari tipi di materiali.

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